Si è svolta stamane, presso la sala dell’Accademia dei Pericolanti, una conferenza stampa per la presentazione del progetto che, con lo stanziamento di 800 mila euro, prevede il recupero dell’Antico portale d’Ateneo e la sua ricollocazione davanti alla facciata di Piazza Pugliatti.
Come si ricorderà, nell’aprile 2015, è stato avviato il progetto “Una porta verso il futuro”, quando l’Università di Messina ha deciso di dedicare al recupero dell’antico portale i fondi del 5xmille. Le campagne sono state riproposte anche nei successivi due anni e, finora, sono stati accreditati solo i fondi del 2015: quasi 40 mila euro. Si tratta di un risultato significativo, che testimonia come l’idea di restaurare e ricollocare l’antico portale sia stata condivisa e sposata dalla cittadinanza. Il portale rappresenta, infatti, un patrimonio per tutta la città e una testimonianza storica dal grande valore. Posizionato attualmente all’interno dell’Università, dal lato di via Giacomo Venezian, il portale – la cui origine si colloca tra il secondo e il terzo decennio del 1600 – è uno stupendo esempio di stile manierista e costituiva l’ingresso principale del Collegio dei Padri Gesuiti (definito “Prototipo” poiché il primo fondato nel mondo dalla Compagnia di Gesù di S. Ignazio di Loyola). L’Ateneo, in occasione della presentazione di “Una porta verso il futuro”, poco meno di tre anni fa, annunciò di essere pronta a sostenere un investimento per realizzare l’opera, concretizzatosi con lo stanziamento di 800 mila euro, deliberato dagli organi collegiali nei giorni scorsi. Nel frattempo, sono stati già compiuti significativi progressi: negli ultimi mesi , difatti, sono stati effettuati dei saggi nell’area in cui verranno realizzati i supporti che sosterranno la struttura. A ciò è stato affiancato un certosino lavoro sia sotto il profilo amministrativo che di studio e ricerca. L’Ateneo ha siglato un accordo di programma con il Comune e la Soprintendenza di Messina, che hanno condiviso le finalità del piano, ottenendo anche il parere favorevole del Genio Civile. Ai numerosi saggi eseguiti in Piazza Pugliatti ne sono stati affiancati altrettanti sul portale, alla presenza di funzionari della Soprintendenza, per verificarne la consistenza e classificare il materiale utilizzato al momento della sua collocazione nell’attuale spazio, dopo il terremoto. E’ stata, oltretutto, progettata la ridefinizione dell’area interessata alla rimozione del portale, dove verrà collocata una nuova scalinata. L’obiettivo concreto e finale, dunque, è quello di restituire questa testimonianza storica nel senso più autentico, perché si potrà finalmente varcare per introdursi all’interno dell’Ateneo e, allo stesso tempo, diventerà parte integrante dello scenario della piazza.
Dopo l’espletazione della gara d’appalto, è prevista una tempistica di circa 20 mesi per il completamento delle operazioni, comprensive di smontaggio, restauro, collocazione presso la nuova sede e sistemazione dell’area precedentemente occupata dall’Antico portale d’Ateneo.
All’incontro con la stampa hanno preso parte il prof. Emanuele Scribano, Prorettore Vicario, il prof. Giovanni Cupaiuolo, Vicepresidente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, l’arch. Nicola Aricò, il prof. Antonino Recupero, l’arch. Biagio La Spada, RUP del procedimento, ed il prof. arch. Mirella Vinci della Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina.
“Dietro al progetto di restauro e ricollocazione dell’antico portale d’Ateneo – ha detto il prof. Scribano – vi è una scelta dall’alto valore simbolico e storico. All’origine di questa idea vi è un grande lavoro di recupero della memoria storica. I quasi 40 mila euro donati dai cittadini mediante gli accreditati fondi del 5xmille rappresentano un bellissimo segnale e attendiamo i dati degli altri anni per testimoniare la generosità della città”.
“Le fasi del progetto – ha commentato l’arch. Aricò – sono delicate e considerano ogni aspetto nella sua totalità. La struttura del portale, ad esempio, verrà dotata di isolatori sismici. In Ateneo si è tentato, in alcune occasioni, di recuperarlo e adesso l’obiettivo è quello di restituirlo al suo ruolo originario, ovvero essere attraversato”.
È prevista, infine, la pubblicazione di un volume che riassumerà tutte le fasi evolutive dei lavori.