E’ stato siglato oggi al Rettorato, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Rettore, prof. Pietro Navarra, il Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, dott. Giacomo D’Arrigo e il Prorettore all’Internazionalizzazione, prof. Ninni Germanà, un protocollo d’intesa tra le due Istituzioni, con l’obiettivo di proseguire il percorso di implementazione ed integrazione degli strumenti in favore dei giovani.
Il protocollo, finalizzato a sostenere, nel territorio messinese, la promozione degli strumenti che l’Europa mette a disposizione dei giovani, rientra nelle specifiche linee di attività dell’Agenzia tese a veicolare il più possibile la corretta informazione e formazione su Erasmus+ dando a tutti i giovani italiani la possibilità di conoscere i meccanismi per accedere ai fondi comunitari.
“La sinergia tra l’Università di Messina e l’Agenzia Nazionale per i Giovani- ha detto il prof. Navarra- è un legame per noi ‘naturale’ e che rafforza la posizione del nostro Ateneo in una rete internazionale, segno di vitalità e apertura alle nuove sfide del mondo della ricerca e del lavoro. Con la sigla dell’accordo odierno contribuiamo a fornire ai giovani nuove possibilità di interazione con una realtà che non può più essere ristretta all’interno di confini localistici”.
“Oggi è stato fatto un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione tra educazione formale e non formale che l’Agenzia ha intrapreso da tempo – dichiara Giacomo D’Arrigo, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani –. Tali iniziative danno forza alle attività dell’Agenzia e sono un grandissimo supporto sul territorio finalizzate a dare dimostrazione costante della nostra presenza e attenzione al mondo dei giovani. Il nostro impegno ha un obiettivo preciso: seguire le future generazioni nel loro percorso di apprendimento, formale e non, al fine di dare maggiori occasioni per migliorare la loro occupabilità”.
“Accanto alle figure classiche – ha concluso il prof. Ninni Germanà – nel mondo del lavoro si stanno imponendo nuove figure professionali ed è soprattutto attraverso esperienze di studio internazionali che i nostri studenti potranno formarsi in tal senso”.