Nell’ambito del progetto “Le scalinate dell’Arte, si è svolta stamane in Aula Magna una giornata dedicata al commissario Boris Giuliano, assassinato da Cosa Nostra il 21 luglio del 1979. L’iniziativa dal titolo “Boris Giuliano, simbolo della cultura della legalità. Dagli anni messinesi all’esperienza di Palermo” è stata organizzata dall’Università di Messina, dall’Associazione Team Project di cui è presidente Giovanni Lucentini, dalla Polizia di Stato e dal Comune di Messina.
Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti anche la moglie e le figlie dell’ex capo della Squadra Mobile di Palermo, con una serie di interventi si è voluta ricostruire la figura di Boris Giuliano, il quale trascorse proprio a Messina gli anni della sua formazione scolastica e universitaria.
Il Coordinatore del Collegio dei Prorettori, prof. Giovanni Cupaiuolo, dopo aver ringraziato il Questore, dott. Giuseppe Cucchiara per la sua entusiastica adesione a questa giornata commemorativa, ha sottolineato che in questi anni l’Ateneo si è fortemente impegnato nel diffondere il concetto di rispetto della legalità con una serie di azioni mirate: “La manifestazione odierna ha lo scopo di ricordare una figura che ne è emblema. E’ importante- ha concluso il prof. Cupaiuolo- non solo ricordare i docenti illustri ma anche gli studenti come il Commisario Giuliano che si laureò in Giurisprudenza a Messina nel 1956 e che fanno parte della storia di questa Università “.
Il Questore di Messina, dott. Giuseppe Cucchiara, è intervenuto sull’attività investigativa che il Commissario portò avanti nella Palermo degli anni ’70. “Non potevo che accettare con entusiasmo un progetto come questo- ha detto il Questore – perchè quando si parla del dott. Giuliano si fa riferimento ad un eroe ed a un nome che brilla alto nel firmamento della Polizia di Stato. Non è stato semplice fare una sintesi organica del suo operato perchè è talmente vasto che diventa difficile riuscire a ripercorrere tutta la sua attività, anche alla luce delle numerose testimonianze dei colleghi della ‘sua’ Squadra Mobile, che ho avuto l’onore di dirigere dal 2002 al 2005”.
“Vita e morte di un uomo giusto” è stato , invece, il tema trattato dalla prof.ssa Lucia Risicato, ordinario di Diritto penale dell’Ateneo. Subito dopo è intervenuta la giornalista dott.ssa Alessia Franco che a Giuliano ha dedicato un libro “Raccontami l’ultima favola. Giorgio Boris Giuliano commissario e cantastorie (Mohicani edizioni), mentre il prof. Giovanni Moschella, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, ha sottolineato l’importanza di giornate come questa, che hanno lo scopo di ricordare agli studenti figure simbolo di così alto valore, intervenendo sul tema “La legalità e i giovani: il messaggio di Boris Giuliano”.
Con un intervento dedicato al tema “La presenza nell’assenza”, la figlia di Boris Giuliano, Selima, ha ricordato la figura del padre; infine,il dott. Giuseppe Loteta e il prof. Giulio Santoro, che di Giuliano sono stati amici con le loro testimonianze hanno contribuito a tratteggiare il profilo dell’ex commissario.
A conclusione della giornata, nell’atrio dell’Università si è tenuta una lettura di Linuccia Ghersi e Barbara Fazzari in occasione dell’esposizione, per la prima volta in Città, del trittico di Luigi Ghersi “Il processo”, omaggio a Boris Giuliano, e che sarà accessibile al pubblico, negli orari di apertura dell’Ateneo , fino alla fine di questo mese.