Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina nella seduta di oggi pomeriggio (venerdì 21) ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione annuale 2014, con il parere favorevole del Senato Accademico (espresso, in mattinata, sempre all’unanimità) e del Collegio dei Revisori dei Conti (che ha presenziato nella sua interezza alla riunione odierna).
L’ammontare complessivo del documento finanziario è di circa 250 milioni di euro. Si tratta del primo bilancio unico varato dall’Ateneo, che ha preferito non usufruire di alcuna proroga e si è così adeguato sin da questo esercizio alla nuova normativa. Il passaggio al regime di contabilità economico-patrimoniale avverrà, invece, dal 1° gennaio 2015. Lo scorso dicembre la presentazione del bilancio era stata rinviata – passando temporaneamente alla gestione provvisoria – proprio per completare gli adempimenti legati al bilancio unico.
La manovra finanziaria – i cui contenuti verranno illustrati la prossima settimana nel corso di una conferenza stampa – ricomprende in un solo quadro anche i bilanci di 31 centri autonomi di spesa, i quali gestiscono risorse per oltre 83 milioni di euro.
“L’Università – ha dichiarato il Rettore, prof. Pietro Navarra – si è dotata di uno strumento che potrà consentirne il rilancio. Infatti, il bilancio è stato concepito per favorire la realizzazione delle linee strategiche che caratterizzeranno un nuovo corso”.
“Esprimo piena soddisfazione – ha detto il Direttore Generale, prof. Franco De Domenico – per avere concluso nel migliore dei modi e in anticipo rispetto alle scadenze di legge, questo complesso procedimento di immissione di 31 contabilità autonome, gestite secondo criteri di cassa, nel coacervo del bilancio unico di Ateneo, gestito invece secondo criteri di competenza. Ciò ha comportato un forte impegno di tutte le strutture amministrative, che non si sono sottratte al compito, dimostrando alto senso di responsabilità e attaccamento all’istituzione. La piena condivisione della manovra finanziaria con il Collegio dei Revisori da poco insediatosi, costituisce un’ulteriore qualificazione del risultato raggiunto”.
Nel corso delle sedute odierne Senato e CdA hanno, altresì, rinnovato la convenzione con la società Unilav, scaduta lo scorso dicembre e temporaneamente prorogata per due mesi, fino al dicembre 2016.